Uno, nessuno, centomila – Ven 24/02/23

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Uno, nessuno, centomila

FUORI STAGIONE

24/02/2023 - 21:00

Un omaggio a Luigi Pirandello attraverso l’adattamento teatrale, curato da Alessandra Pizzi, del più celebre dei suoi romanzi. La storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio, minimo, insignificante. Il pretesto è un appunto, un’osservazione banale che viene dall’esterno. I dubbi di un’esistenza si dipanano intorno a un particolare fisico. Le cento maschere della quotidianità lasciano il posto alla ricerca del SÉ autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila per cercare l’uno, a volte, può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporare la vita.

Enrico Lo Verso torna in teatro, dopo dodici anni di assenza, e “veste” i panni di Vitangelo Moscarda, o di “quel Gengè” che il protagonista del romanzo è per sua moglie Dida, e rende magistralmente omaggio a tutti i personaggi del racconto, ma soprattutto rende omaggio all’universalità del pensiero di Pirandello. Lo fa con una mimica e una parlata sensazionali, anima una scena minima ed essenziale che pare affollata dalle domande, dai dubbi, dal continuo, incessante bisogno di trovare risposte, tipico della scrittura di Pirandello.

Alessandra Pizzi ha preso un testo, “quello che meglio riesce a sintetizzare il pensiero nel modo più completo” a detta dello stesso
autore, e ci ho scavato dentro, togliendo orpelli, barocchismi, metafore, alla ricerca dell’essenziale.
Il risultato è uno spettacolo di forte impatto dinamico, una seduta di psicoterapia, come lo ha definito la critica, in cui il pubblico si
immerge in una storia che crede di conoscere, ma approda a un risultato inaspettato.

Nell’atto unico, sale sul palco la forza dirompente dell’IO che cerca lo specchio, non per trovare sicurezze nella proiezione della propria immagine, per “romperlo” e dimostrare al mondo che non c’è forma oltre la verità.

Il Vitangelo Moscarda di Lo Verso è un eroe contemporaneo, l’uomo “senza tempo”. Un’interpretazione naturalistica, immediata, “schietta”, volta a sottolineare l’attualità di un messaggio universale, univoco, perenne: la ricerca della propria essenza, dentro la giungla quotidiana di omologazioni. La voglia di arrivare infondo ed assaporare la vita, quella autentica, oltre le imposizioni sociali dei ruoli. La paura di essere soli, fuori dal grido sociale della massa. Ed infine, il piacere unico, impagabile della scoperta del proprio “uno”: autentico, vero, necessario.

Compagnia/Artista: Enrico Lo Verso

FILA dalla A alla F Intero: 20
FILA dalla A alla F Ridotto (Minorenni e Over 70): 17
FILA dalla G alla P Intero: 18
FILA dalla G alla P Ridotto (Minorenni e Over 70): 15